Tab Article
Fra tutti i generi narrativi l'universo fiabesco è quello che più affonda le radici nella psiche individuale e collettiva, nella complessità delle vicende vissute in differenti tempi e culture, nelle credenze, nei gesti, nei riti da sempre presenti sulle scene dell'esistenza umana. Il volume guida nella geografia di questo immaginario invitandoci a mostrare ai bambini (poi adolescenti, poi adulti) quello che l'educazione contemporanea tende ad attenuare, se non a nascondere, ovvero la dimensione tragica della vita, con la quale pur sono in contatto fin dalla più tenera età. Accade così che, pur vivendola, non sanno raccontarla attraverso parole che li aiutino a gestire e "bonificare" le percezioni e le emozioni più perturbanti. Gli stessi conflitti familiari rischiano di non essere elaborati, con conseguenze spesso patologiche che si manifestano già nell'adolescenza. Le fiabe tradizionali sono le storie dei conflitti che minacciano l'esistenza dei giovani protagonisti, dei rischi e delle prove che devono affrontare, della via che possono trovare per uscire da difficoltà apparentemente insormontabili, a patto che si usi il potere salvifico della parola, si ascoltino coloro che si incontrano lungo il proprio cammino e che si chieda loro aiuto. Dalle fiabe più classiche, come "Giovannin senza paura", pericolosamente incapace di ascoltare la voce dell'inconscio, o "Tontonio", uno scriteriato che riceve doni preziosi ma li perde per l'incapacità di comprendere le parole del donatore, passando a storie più contemporanee come "Jeeg Robot", eroe alchemico e stralunato, "Lupus in fabula" rivela che la fiaba, come il mito, continua a vivere e a rivelarci, con i suoi simboli e le sue metafore, nuovi dettagli della parte più affascinante e segreta della nostra identità.